Nota anche come la Valle dei Trulli, la Valle d’Itria si estende tra le provincie pugliesi di Bari, Brindisi e Taranto e comprende i comuni di Alberobello, Carovigno, Castellana Grotte, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Locorotondo, Martina Franca, Noci, Ostuni, Putignano, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.
Ciò che colpisce lo sguardo del visitatore che entra per la prima volta in questo territorio, sono le distese di ulivi senza eguali, alberi nati da una terra rossa che profuma e rende il panorama attorno un susseguirsi di effetti cromatici meravigliosi.
Il paesaggio della Valle d’Itria è particolarmente singolare ed è frutto di una sapiente integrazione tra le componenti antropiche, naturali e fisiche. Le attività dell’uomo si sono adattate al luogo, assecondando le asperità del suolo carsico e utilizzandone al meglio le opportunità. Questa cooperazione ha contribuito a costruire quella che Cesare Brandi chiama “una campagna pianificata come una città”. La fitta trama agraria è caratterizzata da campi, generalmente di piccole dimensioni, circondati da una rete di muretti a secco, che creano quel contrasto cromatico tipico del territorio.
Il toponimo "Itria" deriva probabilmente dal culto orientale della Madonna Odegitria (cioè “che indica la via”) importato dai monaci basiliani, che nel 977 si insediarono nel territorio, provenienti dai territori dell'impero romano d'oriente.